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CI VUOLE UN ATTO DI CORAGGIO.

By admin on 13/03/2012 in L'editoriale
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La grande crisi del centro destra e del centro sinistra consiste di fatto nell’impossibile alternativa a non votare i provvedimenti che Monti propone loro: che siano bipartisan oppure anche solo opportuni, l’unica discrezionalità che è rimasta nelle mani dei partiti che sostengono il governo Monti è quella di emendare di tanto in tanto i suoi decreti legge seguendo pedissequamente le indicazioni date da veline inoltrate dalle lobby che cercano di difendere i loro interessi.

I partiti subiscono cosi la strameritata umiliazione di fare da passa carte per conto di poteri organizzati, siano essi i tassisti piuttosto che avvocati, notai o farmacisti, che a loro volta sono convinti di vincere le loro piccole battaglie mentre la guerra importante la sta vincendo lui. Ha una maggioranza parlamentare mai vista nella nostra storia democratica ed un consenso popolare ed europeo indiscutibile.

In questo contesto, chiediamo al Presidente del Consiglio di affondare ancora di più il coltello nelle piaghe di questo paese che, se non è oggi nelle condizioni della Grecia, lo deve solo all’inconsapevolezza di un pugno di parlamentari italiani che , per loro impreparazione e deficienza culturale, ai primi di novembre 2011 non si sono resi conto che per fare un dispetto a Berlusconi stavano salvando il paese dal fallimento.

Dopo la prima manovra lacrime e sangue e dopo la modesta seconda manovra di spinta all’economia, Monti deve tirare dritto senza guardare in faccia a nessuno. I due grandi temi rimasti sul tavolo ,dopo la riforma delle pensioni, sono la riduzione della spesa pubblica e la guerra atomica contro l’evasione e la corruzione.

Il risanamento dei conti pubblici non lo si ottiene soltanto con sanguinosi annuali avanzi primari, perseguiti con nuove tassazioni e deprimendo l’economia. Lo so ottiene vendendo asset e cedendo attivi pubblici, spesso male utilizzati: partecipazioni, immobili, qualunque bene in portafoglio che non sia strategico. La spesa pubblica va ridimensionata di corsa: spesso è un voto di scambio che va debellato.

L’evasione fiscale: come dicevo prima, ci va la guerra atomica e non la tanto sdoganata “lotta all’evasione”.

120 miliardi all’anno è la stima per difetto dell’evasione in Italia. Abbiamo il record europeo , con una media di 2000 euro a testa, bambini e anziani compresi.

Si calcola che il top lo si raggiunga nel settore turistico e affini, con quasi il 50% di sommerso. Non se la cavano male nemmeno l’agricoltura con il 30%, i servizi con il 20% e l’industria con il 12%.

Ci va un ulteriore atto di coraggio da parte di questo governo che , tecnico o provvisorio che sia, è l’unico in grado di fare ciò che andava fatto dieci o quindici anni fa.

Massimo Guerrini

Marzo 2012.

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