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Dobbiamo costruire una società sana e rinnovata, che premi il merito, punisca i mascalzoni e onori gli eroi.

By admin on 18/05/2012 in Politica e società
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Spesso mi trovo ad esercitare un duplice ruolo: da politico come presidente di una Circoscrizione cittadina, da imprenditore come vicepresidente vicario di API, la più rappresentativa associazione di piccole e medie imprese presente in Piemonte e in Italia.
E’ un duplice ruolo che mi crea qualche problema: spesso il mio essere imprenditore fa a pugni con il mio essere politico.
Nel ventennale della strage di Capaci, non posso non ricordare a tutti noi che Falcone era prima di tutto un dipendente dello Stato, un servitore eccezionale per lealtà e professionalità, un grande magistrato, un uomo coraggioso , combattente per la causa della legalità, in difesa della libertà e dei diritti dei cittadini.
Falcone è stato ucciso perché credeva nelle sue idee e le difendeva prima di tutto con la coerenza. Credeva nella giustizia, in uno Stato equo, nella possibilità di costruire una società responsabile e solidale, credeva semplicemente nell’onestà e nella rettitudine.
Ecco, io credo che Falcone e le persone che sono state uccise con lui, siano un esempio in questo senso: semplicemente facevano quello in cui credevano e lo facevano anche per gli altri.Penso che l’essere davvero imprenditori debba avere gli stessi connotati di pensiero e di comportamento.
Non è un vero imprenditore chi gestisce la propria azienda solamente in termini egoistici. In altre parole, il profitto ci deve essere, ma non può essere solo pensato in termini monetari e personali. Mi verrebbe da dire che è “vero imprenditore” chi pensa al proprio lavoro per se’ e per i collaboratori che ha, per la società nella quale è collocata la propria impresa.
Tutto questo ha forti ricadute in termini pratici. Significa nuove relazioni industriali, un’attenzione forte a temi come quelli della sicurezza del lavoro, della salubrità dei propri prodotti, della correttezza nelle pratiche commerciali e di bilancio, del rispetto dell’ambiente.
Tutto il mio appoggio va a quegli imprenditori e che ogni giorno combattono con lealtà le avversità e che non abbassano la testa: “perchè il male trionfi è sufficiente che i giusti rinuncino all’azione “.
Sappiamo però che contano altre cose importanti, per sconfiggere la mafia e la criminalità: a cominciare dalla politica e dalla partecipazione democratica.
Conta la qualità della politica, il prestigio delle istituzioni democratiche, l’efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni. Conta la crescita della coscienza civica e della fiducia nello Stato di diritto : fiducia che costituisce un vero e proprio “capitale sociale” e che può rafforzarsi solo in un clima di rispetto, in ogni circostanza, degli equilibri costituzionali da parte di tutti coloro che sono chiamati ad osservarli.
Anche nel perseguire questi obbiettivi, determinante può essere la sollecitazione, lo stimolo, la discesa in campo, un nuovo slancio di partecipazione democratica delle giovani generazioni.
Li stiamo sprecando, mentre sono gli unici in grado di poter riformare dal basso la nostra società: una società sana e rinnovata premia il merito, punisce i mascalzoni e onora gli eroi.
Massimo Guerrini
Maggio 2012

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