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Entriamo in un’era rivoluzionaria, ma le istituzioni non sono preparate.

By admin on 05/03/2014 in L'editoriale, Politica e società
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E’ tanto tempo che sostengo questa tesi, ma vedo che poche cose stanno cambiando.

La realtà è che stiamo entrando in un’era rivoluzionaria e vi entriamo con un bagaglio di idee, classi dirigenti e istituzioni più adatte  al mondo che ci siamo lasciati alle spalle da secoli.

Finché restiamo intrappolati entro vecchie strutture non possiamo evolvere. Il  vero rinnovamento dovrebbe centralizzare il meno possibile. Dovrebbe invece creare nuove politiche  multifunzionali che combinino potere e competenza. Dovrebbe portare in Parlamento nuove mentalità imprenditoriali e creare contesti in cui esse possano operare al meglio.

I nostri  leader del recente passato si sono dimostrati incapaci  di affrontare questo cambiamento, è mancato loro il linguaggio, la creatività e lo spirito rivoluzionario che il momento richiede.

Non c’è stata la comprensione della velocità sorprendente con cui si espande l’epidemia dei cambiamenti (Google e Facebook hanno in pochi anni cambiato parti del mondo ferme da secoli).

Ignorare le leggi della nuova fisica del potere ha spesso conseguenze catastrofiche: bancarotta, disordine sociale, persino la morte.

In questo sistema, la politica si è fino ad ora dimostrata inadeguata e soprattutto non più  attuale.

Per gettare le fondamenta di un nuovo ordine internazionale, occorre muoversi in aree in cui esperti e politologi tradizionali non si trovano a loro agio, occorre tutto un nuovo modo di pensare  in cui le vecchie regole matematiche non valgono più.

Esso comporta l’accettazione del fatto che non sarà più possibile fare previsioni precise.

Tutto è in evoluzione e ogni cosa sta cambiando e chi non cambia esce fuori dal triste gioco della vita.

Le persone  e le istituzioni su cui un tempo facevamo affidamento non possono più salvarci. Sono le decisioni che prendiamo quando la storia tocca direttamente ognuno di noi a segnare il futuro di tutti.

Ed è quello che sta succedendo.

Massimo Guerrini

“Primavera” 2014

Dal mio libero pensiero ed altrettanto libero adattamento dei saggi di J.C. Ramo.

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