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La nuova frontiera per la competitivita’ delle imprese italiane.

By admin on 11/10/2010 in L'editoriale
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L’Italia non riesce ed uscire dalla crisi economica con la stessa determinazione degli altri Paesi europei. A rendere ancora più difficile questo processo, lo abbiamo detto e scritto più volte, c’è il debito pubblico, la forte evasione, il gap infrastrutturale, la scarsa modernizzazione del paese in senso molto ampio ecc.ecc..
Nella recente presentazione da parte dell’IBL dell’indice di libertà economica il nostro Paese figura al posto più basso tra i grandi Paesi industrializzati. C’è il forte rischio che la crisi economica in Italia non sia solo un fenomeno congiunturale e quindi ciclico, ma che rappresenti in realtà un’autentica riduzione della struttura produttiva del paese.

Questo significherebbe un impoverimento strutturale che, senza un disegno chiaro di politica industriale innovativa verso nuovi settori di possibile sviluppo, negherebbe di fatto per il futuro qualunque forma di competitività al sistema produttivo del nostro paese. Ma, come dicono gli orientali, dietro ogni crisi c’è un’opportunità: basta saperla cogliere, e questo lo aggiungiamo noi.La Green Economy è certamente una di queste opportunità di sviluppo economico per le nostre imprese.

Si parla di ambiente, innovazione, sviluppo compatibile: interi settori in tutto il mondo sono stati investiti da una ventata innovativa all’insegna della sostenibilità. L’opportunità che la Green Economy offre all’intero nostro paese è una sfida alla quale non si può rinunciare, sia per la struttura produttiva del nord sia per il meridione , ove c’è più bisogno di incentivare l’occupazione e la capacità produttiva, e dove soprattutto è più presente la disoccupazione a carico dei giovani che, per definizione , dovrebbero essere i più votati a progetti innovativi.
I settori che potranno essere beneficiati sono numerosissimi e quanto mai strategici: (bio)edilizia, trasporti e mobilità, tecnologia innovativa , smaltimento e riciclo, ambiente e alimentazione, consulenze e servizi.

Ma l’enorme vantaggio competitivo che l’economia verde potrebbe rappresentare per l’Italia è raffigurato dal Made in Italy, in quanto lo stesso è sinonimo di alta qualità e di garanzia della stessa ed è condizione necessaria ed indispensabile alla base di qualunque concetto di green economy. Sono sicuro che il concetto di Made in Italy applicato alla green economy possa veramente contribuire ad elevare gli standard qualitativi e a consentire alle nostre imprese di capitalizzare il loro vantaggio competitivo: non ci può essere una efficace economia verde senza alta qualità, sicurezza e design nel rispetto dei vincoli ambientali.
Se saremo capaci di fare sistema e di creare un modello valido, potremo veramente vincere la scommessa: a condizione che la smettiamo di piangerci addosso.

Massimo Guerrini

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