WPML not installed and activated.

Separati da sempre, ma obbligati a convivere.

By admin on 06/05/2013 in L'editoriale
0
0

separati

Pd Pdl e Montiani, avversari in una campagna elettorale attraversata da epiteti che andavano da “comunisti” a “lo smacchieremo”, oggi sono di fatto obbligati a convivere quasi da separati in casa.

Questo è ciò che è successo al nostro paese in pieno “german style” pur di darsi una pace temporanea e arginare l’antipolitica nonché la degenerazione della democrazia che stava emergendo in alcuni movimenti populisti.

Se è per il bene del paese, come spesso avviene tra separati in famiglia che hanno però a cuore la sorte dei propri figli, si può accettare questo governo di transizione: a patto che non sia una pezza sulla ferita ma sia un momento di riflessione e di progettualità per l’Italia che verrà.

Per capirci: che sia un laboratorio per le riforme condivise e anche l’embrione di nuovi assetti politici, ma che non si trasformi con il tempo in una faida familiare del tipo “La guerra dei Roses”.

Le potenziali asperità sono tante, non appena si giungerà a parlare di cose concrete: Imu si, Imu no, Imu metà ( la più probabile); giustizia si, giustizia no, giustizia a metà; riforme costituzionali ? riforma del lavoro? riforma elettorale?

Il problema è che sono tutti d’accordo a parlare di riforme, della necessità di cambiare le regole e di venire incontro al, per loro fastidioso, brontolio della gente: il popolo ha fame, diamo pane al popolo.

Ma che succederà quando le regole dovranno esser condivise e quando gli interessi corporativi e elettorali si scontreranno e soverchieranno la costrizione ad andare d’accordo?

Speriamo di no, perché questo Governo, almeno nella sua composizione di figure nuove e più giovani, sembra virtualmente non essere così malvagio e potrebbe essere prodromo di future alleanze per il nostro paese.

Perché oltre ai cinquantenni questo governo ha in sé un collante potenzialmente molto forte: quello cattolico che è certo più forte e longevo di quello comunista.

Massimo Guerrini

5 maggio 2013

0 Comments

Add comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

*