L’abbiamo finalmente fatto. In una città come Torino che non cresce, a causa di una volontà politica inconcepibile, abbiamo inaugurato e intitolato una nuova opera pubblica estremamente utile.
Riporto qui volentieri il testo del mio intervento.
“Un ponte intitolato all’Unione Europea che unisce non solo due quartieri, ma anche due macro aree un tempo separate e non comunicanti, da adesso lo sono anche grazie a questo intervento , così come l’intera città è stata unita da grandi opere come il passante ferroviario che ha unito interi tessuti urbani tra loro disconnessi.

Un ponte che non si vede , ma c’è.

Come la maggior parte delle infrastrutture che aiutano le città a crescere e danno servizi e benessere alle metropoli.
Parcheggi, metropolitane, servizi pubblici, aree verdi attrezzate: spesso li usiamo senza accorgercene, li diamo per scontati, ma sono realtà che ci aiutano a vivere meglio e danno valore alla città.
L’auspicio è che si continui così, con progetti d’investimento che garantiscano servizi, modernità e crescita.

Un ponte che non si vede, ma c’è.

Come l’Unione Europea, che pur con tutte le sue contraddizioni ha garantito pace e stabilità per oltre 70 anni e che oggi entra ancor più nella storia della nostra città con un luogo fisico, e che tale luogo sia rappresentato da un ponte è ancor più significativo.

Un ringraziamento quindi a chi ci ha lavorato, alla città e ai nostri consiglieri circoscrizionali che hanno congiuntamente lavorato a questa brillante iniziativa politica.”

Massimo Guerrini, aprile 2018