Interessante appuntamento oggi, venerdì 18 marzo, al Teatro Vittoria di via Gramsci 4: si è svolto il seminario organizzato dall’ACLI, Associazione cristiana dei lavoratori italiani, dal titolo “Comunità collaborative, la partecipazione sociale nella contemporaneità”. Sono uscite indicazioni importanti per l’affermazione e l’estensione di un nuovo concetto di società civile.

Alle ACLI va riconosciuto il forte impegno e ruolo nella partecipazione sociale e politica a favore dei servizi ai cittadini  e del welfare in generale, della valorizzazione del lavoro, dell’educazione e della formazione, dello sviluppo integrale della persona.

Famiglia, salute e lavoro: i tre pilastri di una società civile.

Ci sono tanti buoni motivi, a maggior ragione di questi tempi, per parlare di società civile sostenibile. Il convegno di oggi propone una riflessione, uno spaccato della realtà Torinese, su come costruire una nuova società civile, per così dire più sostenibile , più democratica , più equa.

Per realizzare questa società i valori a cui facciamo riferimento sono quelli della solidarietà, della giustizia sociale e dell’uguaglianza, che sono poi a ben vedere gli stessi principi della democrazia. Il mondo delle associazioni  ha avuto una grande responsabilità in questi anni, quella di interpretare le nuove istanze della società civile, di creare una nuova cittadinanza attiva anche in chiave nazionale, su cui ridisegnare il ruolo dell’associazionismo, quale interlocutore autonomo delle istituzioni e propositivo sui temi connessi al welfare e ai beni comuni. La società civile verso cui ci proiettiamo oggi è quella che  riesce a mobilitare la partecipazione sociale attraverso l’impegno civile e una gestione intelligente delle risorse, coinvolgendo le istituzioni, i suoi amministratori ma anche e soprattutto il capitale umano che è dato da persone speciali e capaci  che sono sedute qui con noi oggi ma che fanno volontariato ogni giorno, con entusiasmo e dedizione.