WPML not installed and activated.

Natale ai Monti

By admin on 23/12/2011 in L'editoriale
0
0

E’ nata la manovra, proprio come ogni nascita miracolosa sotto Natale.

Una manovra dura, che colpisce (quasi) tutti ma che ha il pregio di mostrarci come finalmente, dopo
anni di irresponsabile disinteresse governativo , qualcuno abbia a cuore le sorti del paese e che se ne stia
realmente occupando, restituendogli dignità e credibilità.

L’impianto fondamentale è costituito per circa tre quarti da imposte e solo una parte è dedicata allo
sviluppo con interventi sulla defiscalizzazione del costo del lavoro ai fini Irap e sul premio fiscale alla
capitalizzazione delle imprese (Ace).

I due pilastri su cui si posa la manovra sono innanzitutto le autentiche riforme sulle pensioni, con
l’estensione del metodo contributivo a tutti, e il fisco, con la reintroduzione dell’imposta sulla prima casa
(Imu).

Restano però le preoccupazioni sulla mancanza di capacità del nostro paese nel dare inizio ad un’autentica
rivoluzione culturale sia nel pubblico sia nel privato.

L’Italia è e resta ancora un paese fortemente feudale, dove gli interessi dei singoli e dei gruppi organizzati
prevalgono su quello pubblico, e le lobby professionali vincono le loro misere e miopi battaglie.

Occorre modernizzare il paese e farlo sul serio: tassisti, farmacisti, giornalisti, avvocati, notai, tabaccai
e chissà quanti altri devono avere il coraggio di lasciar gestire al governo un enorme progetto di
liberalizzazioni che porti ad una società più flessibile e ricca ma meno votata alla conservazione dei privilegi.

Non c’è altra via di uscita.

Gli stranieri non investono in Italia proprio per questi motivi: l’ex ambasciatore Usa in Italia Ronald Spogli
ha recentemente definito “ la staticità italiana come un fenomeno ormai insostenibile che fa scappare gli
investitori stranieri”.

Ben venga quindi questa nuova credibilità internazionale acquisita dal nuovo governo, ma è fondamentale
che nel breve periodo si passi alla cosiddetta Fase 2, ove saranno indispensabili azioni volte cambiare il
paese.

La leva fiscale dovrà essere al primo posto dell’agenda e pensata per stimolare i consumi e gli investimenti:
non si può combattere l’evasione e lasciare nel tempo la pressione fiscale inalterata, è un controsenso che
finirà con il far aumentare ancora di più l’evasione generale facendola diventare “evasione di necessità”.

Il secondo punto sarà mi auguro un piano di investimenti sulle abitazioni e per opere infrastrutturali
importanti che modernizzino il paese e diano occupazione e lavoro alle imprese.

Un terzo punto, certo non esaustivo dei problemi esistenti, dovrà mettere all’attenzione del legislatore
(ahimè, i parlamentari!) un progetto di sbiancamento dell’opacità burocratica che ci attanaglia e di una
riforma della giustizia non mirata agli interessi del singolo personaggio potente, ma al raggiungimento di un
un decoroso livello di garanzia e di certezza della giustizia, in assenza del quale ogni investitore, italiano o
estero, se ne scapperà altrove.

Caro Presidente, noi adesso andiamo qualche giorno ai Monti: quando torniamo, ci faccia l’enorme regalo

di farci trovare le condizioni per non rimpiangere di essere tornati e per poter dare qualche parola di
speranza alle nostre famiglie e alle persone che lavorano con noi.

Buon Natale.

Massimo Guerrini

23 Dicembre 2011

0 Comments

Add comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

*